inhale, exhale
Ispirazioni e inspirazioni.
Tutto ciò che nutre il corpo e la mente
Le vie dei canti, Bruce Chatwin
“LA TERRA DEVE PRIMA ESISTERE COME CONCETTO MENTALE.
POI LA SI DEVE CANTARE. SOLO ALLORA SI PUÒ DIRE CHE ESISTE.”
Si credeva che ogni antenato totemico, nel suo viaggio per tutto il paese, avesse sparso sulle proprie orme una scia di parole e note musicali, e che queste Piste del Sogno fossero rimaste sulla terra come ‘vie di comunicazione’ fra le tribù più lontane. “Un canto” disse, “fa contemporaneamente da mappa e da antenna. A patto di conoscerlo, sapevi sempre trovare la strada.”
Le forme pensiero, Annie Besant, 1904
“IL MONDO DEI COLORI NON SI PUÒ DOMINARE CON L’INTELLETTO;
DOBBIAMO COMPRENDERE QUESTA REALTÀ COL SENTIMENTO.” RUDOLF STEINER
La grande maggioranza di coloro che guardano l’immagine hanno la coscienza limitata a tre dimensioni, e per di più non hanno la minima idea di quel mondo interiore, con tutto il suo splendore di luce e colore, al quale appartengono le forme pensiero.
L’Uomo, il Pensatore, è rivestito di un corpo composto di innumerevoli combinazioni di materia sottile del piano mentale; questo corpo è più o meno raffinato nelle sue parti componenti, più o meno organizzato per l’adempimento delle sue funzioni, conforme al grado di sviluppo intellettuale raggiunto dall’individuo stesso. Il corpo mentale è un organo di meravigliosa bellezza; la delicatezza e la rapidità di movimento delle particelle di cui è composto gli danno l’apparenza di una luce iridescente piena di vita; man mano che l’intelletto si evolve, proponendosi scopi ed interessi sempre più puri e sublimi, questa bellezza diventa una radiosità veramente trascendentale.
Shiawase: WA La via giapponese all’armonia
Capita di scoprire negli anni che la felicità non è qualcosa che si trova, che non ha niente di dovuto, che è a tutti gli effetti qualcosa che si crea, come il tempo, come una famiglia. È un progetto, fatto di post-it, impegni presi con gli altri e con se stessi, pause forzate, brevi accelerazioni.
La felicità richiede capacità, come lame che vanno affilate tutta la vita. Un esercizio costante, ecco cos’è. Sì, la felicità richiede capacità. “Capacità non solo nel senso di attitudine a contenere – perchè è indubbio che ci voglia una sorta di spazio all’interno di sé prima di piantare un nuovo seme -, ma “capacità” anche nel senso di abilità nel maneggiarla, gestirla, mantenerla.
È un costante esercizio di manutenzione, la gioia.
JALALUDDIN RUMI
Ben oltre le idee
di giusto o sbagliato
c’è un campo.
Ti aspetterò laggiù.
Rumi,
XIII secolo
Cleaning the House - Marina Abramović
Il titolo fa riferimento all’idea di Marina Abramovic che il corpo sia come una casa.
Questo workshop sfida i limiti fisici e mentali del corpo costringendolo a rispondere e riconnettersi al proprio ambiente, un metodo per accrescere la consapevolezza e approfondire la comprensione per se stessi.
PRATICA COLLETTIVA
Il seminario favorisce una collettività sensoriale attraverso una pratica di gruppo e la riduzione degli stimolanti del corpo. Attraverso le sue condizioni e il suo rigore, il gruppo genera scambi energetici attraverso il semplice contatto umano. Come la sua precedente funzione, il laboratorio impone l’introspezione e il corpo raggiunge uno stato di chiarezza.
Questo immenso non sapere
Vorrei scrivere qualcosa come la tazza di tè che i tibetani preparano quando parti.
Perchè stai già tornando, perchè qualcuno ti aspetta.
Chandra Candiani, Questo immenso non sapere
SUTRA DEGLI ALBERI
"Il cuscino di ogni meditante è il suo albero della bodhi - l'illuminazione, il risveglio - ai piedi del quale il Buddha si è guadagnato la profonda consapevolezza. Bisogna volergli bene non per un dogma, o un imperativo morale, etico, un precetto religioso, bisogna volergli bene e avere fiducia poichè è certo, meditando sopra di lui tra dolore, estasi e compassione, che ti proietterà di fronte al cinema della tua esistenza fluente e migrante, e raccolto osserverai le tue vergogne, le tue menzogne, le tue debolezze. Tutto quel che sei ma che intendi celare. Ma a un certo momento quel cuscino sparirà perchè sarete voi, il corpo e la mente insieme, a diventare l'albero della bodhi, anzi la bodhi e basta."
Tiziano Fratus